Il turismo nel profondo senso dell’orrore tra realtà e fantasia

Di Gian Luca Campagna

Sulle tracce di Sherlock Holmes. Se la moda ormai anche italiana e globalmente morbosa prevede all’interno di proposte di tour operator gite e promenade presso i luoghi dell’orrore, testimoni di omicidi bestiali, a Londra insistono sul progetto di avventurarsi lungo le strade del Tamigi seguendo le celeberrime avventure del detective inventato dalla fervida fantasia di sir Conan Doyle. Infatti, l’Ente del Turismo Britannico ha realizzato, prendendo spunto dal grande successo del 2009 per la regia di Guy Ritchie e incrociando le dita per il sequel “A Game of Shadows”, alcuni itinerari turistici che richiamano alla memoriapropriol’antesignano degli investigatori. L’ipotetico percorso potrebbe abbracciare non solo lo Sherlock Holmes Museum di Baker Street, ma anche tutti quegli spazi dove si respirano le sue gesta: da Piccadilly a Harley Street, dalla Royal Opera House fino ai bagni turchi di Neville’s Turkish Baths. Per chi poi volesse rinfrescarsi la gola con una buona pinta di birra o scaldarsela con un originale Ceylon non potete sbagliare: il Westminster è il locale che fa al caso, poiché non solo lo stile ripercorre l’epopea vittoriana ma gli schermi in loop mandano in onda programmi e video col nostro eroe. Da noi già sono stati fallimentari i progetti legati a Parchi letterari, figurarsi quelli che possono essere legati nello specifico a un protagonista di storie gialle o noir. Immaginate se il primo vero grande eroe del poliziesco italiano, il commissario Lucertolo, inventato qualche anno prima di Sherlock Holmes dalla pena del giornalista toscano Jarro, fosse una delle attrattive di Firenze e dei suoi sobborghi, già noti per i fattacci del mostro e dei sui compagni di merende. Con profondo senso dell’orrore da noi abbiamo assistito ai tour presso Cogne all’indomani dell’omicidio del piccolo Samuele, alle puntate presso il luogo in cui fu ritrovato il piccolo Tommy nel Parmigiano, ai pullman organizzati per recarsi in pellegrinaggio (?) ad Avetrana all’indomani della macabra scoperta del corpicino di Sarah Scazzi.

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